
Sul campo di atletica di Calcinate degli Orrigoni occorrono risposte certe. E non semplicemente commenti di circostanza.
Questa la dura presa di posizione del consigliere comunale del Pd Giampiero Infortuna, che aveva sollevato nei giorni scorsi il problema del degrado dell’area sportiva. Facendo da portavoce agli atleti che, guidata da Silvia Gandini, hanno dato il via ad una protesta online per ottenere il rifacimento della pista di atletica e delle altre parti dell’impianto.
A seguito della replica del Vicesindaco Carlo Baroni e dell’Assessore allo sport Maria Ida Piazza (leggi qui) all’appello lanciato dagli atleti del campo sportivo Bellorini e all’intervento, avanzato sul piano amministrativo, del consigliere Infortuna, quest’ultimo commenta: “Quella del vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Baroni e dell’assessore allo Sport Piazza è una “risposta” a dir poco superficiale, confusa e senza alcun tipo di riferimento preciso. Tutto quello di cui la città, oggi più che mai, non sente davvero il bisogno”.
Queste, secondo Infortuna, le motivazioni: “Dalle dichiarazioni, apprendiamo infatti dell’esistenza della presunta indizione di un bando da parte di Regione Lombardia, al quale, secondo quanto rilasciato dal vicesindaco, il Comune di Varese sarebbe intenzionato a partecipare, per ottenere fondi da destinare proprio alla manutenzione degli impianti sportivi.
Nella speranza che i diretti interessati rispondano in maniera puntuale e precisa all’interrogazione loro indirizzata e depositata pochi giorni fa, sorgono però spontanee alcune domande”.
“In primo luogo – incalza il consigliere – a quanto ammonti la cifra che l’amministrazione potrebbe conseguire da tale bando, nel caso in cui, oltre a parteciparvi, ne ottenesse l’aggiudicazione? Quale l’entità delle somme che verrebbero destinate al campo sportivo di atletica di Calcinate degli Orrigoni e quale, invece, quella prevista per gli altri impianti?”. Quali gli interventi prioritari, su cui il Comune di Varese intenderà impegnarsi? E, infine, quali sono le alternative a disposizione dell’amministrazione, per rispondere concretamente a tali esigenze?”.
Quesiti che necessitano di una presa di posizione decisa e di risposte immediate da parte di chi è chiamato a governare il nostro Comune.
“Infine, nel tentativo di agguantare l’oro nella disciplina dello scarica barile, il vicesindaco imputa la responsabilità del ritardo del bando a Regione Lombardia, dimenticando, forse, che quest’ultima è governata dagli stessi partiti che, ad oggi, sorreggono l’esecutivo del Comune di Varese, di cui egli stesso fa parte”.