
Nessuna ordinanza vieterà l’utilizzo di fuochi d’artificio, petardi e altri botti sul territorio comunale di Varese. Il capoluogo, quindi, decide di lasciare piena libertà ai propri cittadini, limitandosi ad un appello ad “usare la testa” da parte dell’assessore all’Ambiente Riccardo Santinon.
Eppure, altre città, da Busto Arsizio a Luino, più numerosi altri comuni come Vergiate e Morazzone (ma la lista è lunga) hanno emanato ordinanze al riguardo, motivate dall’allarme inquinamento. Ma anche per rispetto nei confronti degli animali domestici che vengono spaventati.
A Varese, in realtà, nella seduta di giunta di ieri mattina, l’assessore Santinon e il collega al Commercio Sergio Ghiringhelli (Lega Nord) avrebbero insistito, secondo quanto riportano i presenti, per emanare anche a Varese un’ordinanza.
Contrari tutti gli altri, a partire dal vicesindaco Mauro Morello, che ha tenuto la seduta di giunta. Il sindaco Attilio Fontana era assente, si trovava all’estero. Contattato al riguardo via sms, avrebbe espresso anche lui, riportano sempre i presenti, la propria contrarietà all’ordinanza.