
“Più controlli ai locali gestiti da stranieri, che possano creare problemi di sicurezza”. È questa la richiesta che verrà messa nero su bianco, in un documento ufficiale, dai promotori del presidio “Varese città sicura”, i consiglieri comunali di Fi Piero Galparoli e Giacomo Cosentino. Che tra i punti per potenziare la sicurezza hanno inserito “Aumentare i controlli presso gi esercizi commerciali gestiti da stranieri ed applicare in maniera più stringente l’articolo 100 del Tulps che ne consente la chiusura immediata qualora siano fonte di pericolo per l’ordine de la sicurezza pubblica”.
Il presidio di giovedì sera ha visto un centinaio di partecipanti. E dopo essersi radunati davanti all’ingresso all’ingresso dell’ex Caserma Garibaldi, di fronte a via Medaglie d’oro, hanno marciato fino quasi al centro di piazza Repubblica. Un gesto simbolico, voluto dagli organizzatori, per dire: “Riappropriamoci della piazza”.
Ad aderire al presidio il sindaco Attilio Fontana, i consiglieri regionali Luca Marsico e Francesca Brianza, il capogruppo leghista in Provincia di Varese Giuseppe Longhin, gli assessori comunali Carlo Piatti, Sergio Ghiringhelli, Simone Longhini, Riccardo Santinon e Giuseppe Montalbetti. E gran parte dei consiglieri comunali di maggioranza, oltre al consigliere d’opposizione Alessio Nicoletti. Presente anche l’ex assessore Stefano Clerici.
Nessun particolare momento di tensione. Solo una piccola contestazione che un cittadino africano ha rivolto al gruppo di Giovani Padani che, riconoscibili dalle bandiere che portavano, si stava recando alla manifestazione. “Ci ha detto che non era vero quello che era stato scritto sui giornali e detto dalla Polizia – hanno spiegato i giovani – e ha aggiunto che è un frequentatore del bar che hanno chiuso e che non ci sarebbe mai stato nessun problema”.
Oltre a Forza Italia e Lega, era presente l’associazione di destra Orizzonte Ideale, di cui i promotori fanno parte, e Fratelli d’Italia, il cui referente provinciale Gianangelo Tosi ha sottolineato come “la sicurezza rappresenta una priorità per le amministrazioni anche nel resto della provincia”.
Il sindaco Fontana ha contestato la politica del governo sull’immigrazione: “Vogliamo evitare che la situazione possa deteriorarsi. Non si deve passare sotto silenzio questo tipo di fatti. Io contesto le scelte che ha fatto il governo sull’immigrazione non controllata. Ma se vengono fatte queste scelte, il governo ha il dovere di tutelare i propri cittadini, investire in sicurezza e mettere in campo forze che possano contrastare l’eccessiva presenza di extracomunitari e clandestini, e in genere di persone che possano creare un problema per la cittadinanza”. Il prossimo tavolo per la sicurezza è fissato per il 20 aprile e Fontana chiederà maggiore attenzione per il comparto.
E se non contesta il presidio, il coordinatore cittadino di Forza Italia Roberto Puricelli chiede tuttavia che seguano fatti concreti: “A seguito del dibattito relativo ai fatti verificatisi in via Medaglie d’Oro ed alle iniziative proposte da alcuni esponenti politici,riteniamo prioritaria,al di là di pubbliche manifestazioni,la proposta di soluzioni concrete. Pertanto Forza Italia ribadisce la vicinanza alle Forze dell’Ordine che da sempre svolgono con impegno ed attenzione il proprio compito assicurando a noi cittadini quel senso di sicurezza che sino ad oggi ha permesso una qualità di vita che altrove non è possibile; gli incresciosi accadimenti dei giorni scorsi, assolutamente condannabili, hanno ancora una volta posto in evidenza la necessità di fornire risorse più adeguate a fronteggiare una situazione che sino ad ora non è degenerata solo grazie all’abnegazione di coloro che hanno voluto e saputo far trionfare la legalità.
Gli abitanti ed i commercianti della zona in cui ha avuto luogo l’aggressione hanno diritto a quella serenità e sicurezza che chiunque di noi auspica per se stesso e per i propri familiari; in una società che è radicalmente cambiata nel corso degli ultimi anni con l’aumento esponenziale della presenza di persone provenienti da paesi con cultura e stili di vita diversi da noi,proprio per continuare a sostenere la politica dell’accoglienza che caratterizza una società civile, chiediamo al Governo che vengano rafforzati, fin dall’arrivo, i controlli per coloro che scelgono di venire nel nostro Paese e più mezzi a disposizione delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale: vogliamo continuare ad essere padroni in casa nostra,potendo accogliere con serenità e comprensione persone che sappiamo bisognose ed in difficoltà, ma comunque disposte a rispettare le nostre leggi”.