
Una serie di perquisizioni a tappeto in alcuni negozi varesini e della provincia ha portato alla denuncia di undici persone, che dovranno pagare multe per l’ammontare di cento mila euro. I pezzi sequestrati avevano il marchio CE, che però non indicava la certificazione della Comunità Europea ma la dicitura China Export. Questa ambivalenza ha permesso a enormi quantità di scherzetti e giochi di Carnevale, destinati soprattutto ai bambini, di arrivare in Italia e di essere venduti.
L’operazione della Guardia di Finanza, denominata Carnevale sicuro, ha portato alla luce circa cinquanta mila prodotti di Carnevale e ventimila oggetti griffati tarocchi, in alcuni negozi delle province di Varese, Como e Milano. Maschere, coriandoli, stelle filanti, cappellini, costumi ma anche orologi e scarpe si trovavano sugli scaffali dei negozi pronti per essere venduti, con gravi rischi per la salute degli acquirenti.
Le indagini delle Fiamme Gialle, che hanno portato alla denuncia per frode commerciale di undici persone e all’accusa di contraffazione per un’altra, non sono ancora terminate.