L’hanno definito il candidato ambientalista. Ma anche il candidato “lontano dall’apparato” del partito. Lui, Dino De Simone, si definisce semplicemente “il candidato delle persone”.
Partirà infatti dai quartieri, dal contatto con la gente, la candidatura alle primarie del centrosinistra di De Simone. Ambientalista, già presidente di Legambiente, è stato consigliere comunale dei Ds dal 2002 al 2005. Poi non si è più ricandidato. E oggi, a 42 anni, da uomo realizzato nel lavoro e nella famiglia, che insomma non ha bisogno della politica per campare ma la fa per passione, decide di lanciarsi per la città.
“A 42 anni penso sia giunto il momento di mettermi in gioco e inizio con un anno di anticipo – spiega De Simone – perché se vogliamo vincere dobbiamo fare così. Partire per tempo e non tirare fuori un candidato a due mesi dalle urne che faccia la sua solita parte”.
E quando parla al plurale, non intende “noi” solo del centrosinistra. Ma parla della città, <delle persone a cui non interessano gli schieramenti, perché hanno problemi reali. Il Comune oggi è Palazzo Estense, dove gli amministratori sono chiusi dentro senza guardare al di fuori. Invece, noi dobbiamo ascoltare e fare qualcosa per i cittadini”. Ascoltare è il verbo che continua a ripetere, perché “nonostante l’amministrazione non abbia fatto niente, e cerchi di fare qualche opere giusto l’ultimo anno prima del voto, in città si sono sviluppate tante esperienze interessanti. Ed è giusto valorizzarle”.
De Simone non guarda alle alleanze con chi “ha governato la città negli ultimi vent’anni. Ncd, ad esempio, non è un mio interlocutore”. Mentre vuole parlare a tutti i cittadini, “anche agli elettori che magari a livello nazionale hanno ancora votato centrodestra, ma a livello locale vogliono fare una scelta diversa”.
“Come primo atto da candidato alle primarie del centro sinistra di Varese, ho scelto di compiere un giro simbolico tra i rioni e le castellanze. Perché Varese è l’unione di queste realtà, e dei cittadini che ne sono il cuore pulsante. Un cuore che va
ascoltato, e incontrato nei luoghi dove vive e che fa vivere”.
Il percorso:
-Ore 16: Schiranna, Lido
-Ore 17: Bizzozero, via Dunant.
-Ore 17.45: Giubiano, Circolo
-Ore 18.15: Sant’Ambrogio, piazza Milite Ignoto
-Ore 19: Centro, largo Bersaglieri
-Ore 19.30: Centro, Bagatella via Speroni
“Gli spostamenti tra una tappa e l’altra saranno fatti con i mezzi pubblici, la bicicletta, l’auto elettrica “e-vai”, progetto intermodale di Trenord. Perché la mobilità “dolce” può fare molto per la vivibilità di una città. Il finale, alla Bagatella, vuole essere un momento di convivialità, di incontro e confronto come può essere una cena di famiglia”.