Varese, “tolleranza zero” contro i questuanti. Una ragazza romena sanzionata 26 volte

L’attività di contrasto a questi fenomeni di illegalità sta aumentando da parte della Polizia Locale, su indicazione dell’assessore Carlo Piatti

10 Novembre 2014
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Polizialocale

La Polizia Locale di Varese continua a pattugliare il territorio per bloccare il fenomeno dei questuanti. Una priorità, quella di arginare quest’attività, che arriva da chiare indicazioni della giunta di Varese.

Sabato 8 novembre una pattuglia della Polizia Locale ha identificato due cittadini romeni che chiedevano la questua in via Staurenghi ed in via B. Marcello. Il primo è stato sanzionato ex art. 38 del Reg. P.U., il secondo è stato sanzionato per la stessa violazione ed aveva incassato 24,15 euro, che gli sono stati sequestrati.
Sempre durante la stessa attività di repressione dei fenomeni in oggetto, in via B. Marcello, è stata accertata a carico di cittadino senegalese regolarmente soggiornante in territorio italiano la violazione dell’art. 27 L.R. n. 6/2010 (vendita di merce abusiva). È stata sequestrata la merce che era intento a vendere, per un valore di una cinquantina di euro (merce non deperibile).

Inoltre, il 7 novembre, un’ altra pattuglia  ha identificato e deferito all’A.G. una cittadina romena intenta a chiedere la questua, perché non ha ottemperato a provvedimento del questore di Varese del 2012 ai sensi art. 21 del D.Lgs. 159/2011 ed a decreto allontanamento del prefetto di Varese del 2013, ex D.Lgs. 30/2007. La persona in questione, una ragazza di 20 anni, è stata già sanzionata dalla Polizia Locale ben 26 volte.

«Continua a ritmi serrati – spiega l’assessore alla Polizia locale Carlo Piatti – l’attività di contrasto alla questua nelle principali intersezioni cittadine come anche il contrasto ai pochi tentativi di commercio ambulante abusivo, che vengono immediatamente repressi.In tal senso è particolarmente funzionale anche il presidio fisso del centro (piazza Monte Grappa e corso Matteotti. Voglio ancora sottolineare che la questua continuerà finché la gente darà a queste persone motivo di venire in città dano loro dei quattrini, tanti o pochi che siano; è quindi importante ribadire che i soldi dati a queste persone (uomini , donne o bambini)non restano nemmeno per un giorno nelle loro tasche finendo in quelle di organizzazioni criminali; l’ultima conferma in tal senso viene dall’operazione appena terminata dalla polizia locale di milano che ha effettuato diversi arresti per associazione a delinquere e riduzione in schiavitu proprio per attività legate al racket della questua».

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