Porto Ceresio, Medici: “Lo spartitraffico è l’unica soluzione”

L’assessore alla Sicurezza risponde alle polemiche sulla nuova opera realizzata in questi giorni

10 Aprile 2016
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In questi giorni a Porto Ceresio l’argomento che tiene acceso il dibattito cittadino è lo spartitraffico in piazza Bossi.

La cittadinanza è divisa tra i pro e contro. La lista “Insieme si può” contesta il costo dell’opera (49.000 euro) e ha proposto come alternativa allo spartitraffico le videocamere omologate con un costo di (16.000 euro) per multare le soste selvagge .

L’assessore alla sicurezza Ivano Medici precisa:

“Le videocamere erano una soluzione che avevamo pensato da tempo, ma in questo caso specifico dopo diversi pareri tecnici mostravano delle criticità, innanzitutto non erano una soluzione adatta per sanzionare tutte le auto in sosta vietata, visto che la sosta in fila orizzontale non permetteva di prendere tutte le targhe oltretutto per potere sanzionare con le telecamere bisogna avere dei permessi speciali e la strada non essendo comunale ma statale sotto gestione dell’Anas presenta delle regole d’intervento scrupolose e ben precise. Come amministratori siamo andati in sede a Milano e la soluzione con cui i tecnici dell’Anas hanno espresso parere favorevole dopo le relazioni accurate delle forze dell’ordine e’ stato proprio lo spartitraffico, considerando anche il fatto che noi come amministrazione non potevamo permetterci di tenere un agente di polizia locale fisso tutto il giorno per sanzionare le soste irregolari.
Posso capire che certe attività non si siano espressi a favore dell’opera ma metteremo tutto l’impegno per far rispettare durante il giorno le soste regolamentate di 30 minuti nei parcheggi consenti”.

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