Il Gran Galà di E.Va onlus per ridare speranza alle donne vittime di violenza

Giovedì 13 giugno a Marnate (VA) una serata per sostenere il centro antiviolenza di Busto Arsizio durante la quale saranno premiate cinque donne

11 Giugno 2019
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Una serata dedicata alle donne. È quanto propone il centro antiviolenza E.Va onlus di Busto Arsizio giovedì 13 giugno: allo sporting club Mondodomani di Marnate (VA) va in scena la seconda edizione del Gran Galà dell’associazione. Un appuntamento formale per guardare al mondo femminile con positività e sostenere l’attività di E.Va onlus. «È il nostro modo per essere vicini alle donne», premette Elisabetta Marca, presidente di E.Va onlus, centro accreditato da Regione Lombardia e parte della Rete territoriale antiviolenza Busto Arsizio – Gallarate – Saronno – Somma Lombardo. «Durante tutto l’anno offriamo aiuto alle donne che sono vittime di violenza; per una sera vogliamo mettere in risalto quante hanno saputo realizzare traguardi importanti. Il Gran Galà di E.Va onlus vuole infatti essere un momento per restituire speranza, restituire fiducia a quante l’hanno persa perché uscire dalla spirale della violenza è possibile perché non si è soli». Durante la serata saranno premiate cinque donne che si sono distinte negli ambiti dell’imprenditoria, della cultura, dello sport, della creatività e delle pari opportunità. «A consegnare loro il premio saranno altrettanti esponenti della società a significare un impegno corale e un abbraccio a tutte le donne vittime di violenza», sottolinea Marca. Quest’anno a consegnare i premi sono stati chiamati: il rettore della Liuc – Università Cattaneo di Castellanza, Federico Visconti; Riccardo Comerio, past president dell’Unione degli industriali di Varese e presidente della Liuc; il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli; il presidente della Yamamay, Francesco Pinto e la titolare della casa editrice De Piante Editore, Carolina Toffolo De Piante.

Con il Gran Galà di giovedì 13 giugno prende avvio il percorso di collaborazione tra E.Va onlus e la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. «È l’inizio di un cammino che vogliamo fare insieme all’associazione», afferma il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Un percorso che ci vedrà sostenere le iniziative di E.Va onlus per dare valore al suo operato, ma anche per non far calare mai l’attenzione sulla piaga della violenza sulle donne. Il nostro sostenere il territorio passa anche dalla condivisione di obiettivi comuni e dalla volontà di valorizzare l’azione di una realtà importante come quella di E.Va onlus».

Per il secondo anno consecutivo, il Gran Galà si svolge a Mondodomani, club sportivo che negli ultimi anni si è caratterizzato anche per la sua anima sociale, come anche ribadito in occasione del premio Gianni Brera 2019 al quale Mondodomani è stato invitato. «Lo sport è un’eccellente leva sociale e attraverso lo sport si può fare molto», premette Daniele Crespi, presidente di Mondodomani.
«Condividiamo profondamente le finalità di E.Va onlus e ci siamo messi a disposizione affinché il loro messaggio possa raggiungere più persone possibili. Poter essere al loro fianco è un onore per far conoscere ciò che questa associazione fa e diffondere un messaggio di speranza per le donne vittime di violenza». Mondodomani ha una profonda coscienza sociale: oltre ad essere un centro accreditato Fit per il tennis in carrozzina, «operiamo a favore della casa di accoglienza Piccolo Principe di Busto Arsizio – continua Crespi -, inoltre il nostro torneo giovanile di tennis “Fratelli Rossetti” è dedicato a Le Stelle di Lorenzo, associazione che aiuta i bambini ospedalizzati».

E.Va Onlus
Attivo dal 2011, il centro antiviolenza E.Va onlus offre ogni giorno dell’anno, 24 ore su 24, assistenza e aiuto a tutte le donne vittime di violenza. «Non parliamo solo di violenza fisica, ma anche psicologica ed economica. Sono tute forme che arrivano a condizionare e penalizzare la vita di una donna», spiega la presidente di E.Va onlus Marca. «Mettiamo a disposizione ascolto, accoglienza e sostegno attraverso un’equipe di professionisti -psicologi, assistenti sociali, avvocati-, operando in collaborazione con le strutture pubbliche e le forze dell’ordine».
Per quanto sia spesso sotto i riflettori, della violenza di genere non si parla mai abbastanza perché, anche se molte volte sommerso, il problema è purtroppo presente e di continua attualità. Nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, il centro antiviolenza di E.Va onlus ha registrato 76 accessi, tutte donne vittime di violenza delle quali però solamente la metà è arrivata a formalizzare una denuncia. «Parliamo di un fenomeno assolutamente non marginale: i dati sono quasi raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso», osserva Marca. «Abbiamo fatto dieci inserimenti in casa rifugio, un passaggio non semplice, ma spesso necessario per porre la parola fine ad una situazione non più tollerabile. Significativo il fatto che circa il 20% degli accessi ha interessato donne tra i 15 ed i 28 anni: stiamo assistendo ad un progressivo abbassamento dell’età delle vittime di violenza, ulteriore segno che questo non può essere considerato un problema marginale, ma sempre più attuale. Non è un problema che riguarda una determinata fascia sociale: tra le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza, molte sono italiane benestanti». Difficile dire se il problema sia in crescita o meno. Conclude: «L’aumento degli accessi può essere letto come una maggiore consapevolezza delle stesse donne che trovano il coraggio di uscire da una condizione di vittime e di chiedere aiuto. E questo è sicuramente un dato positivo».

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