Alimenti scaduti, sequestrate 360 tonnellate di cibo in tutta l’Italia

Maxioperazione, in vista della Pasqua, dei Nas dei Carabinieri. Mentre in provincia di Varese la Guardia di Finanza mette sotto sequestro un’azienda di Cassano Magnago: avrebbero sostituito le etichette delle colombe

18 Aprile 2014
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Con le feste, c’è anche chi cerca di vendere cibo non proprio “genuino”. È così che le Forze dell’Ordine hanno effettuato, su tutto il territorio nazionale, una serie di controlli serrati su diverse aziende alimentari di dolci, ma non solo.

Che hanno portato a diversi sequestri e chiusure. A Varese, nello specifico, la Guardia di Finanza ha messo sotto sequestro una ditta dolciaria di Cassano Magnago. I militari sono intervenuti su segnalazione dei clienti. Secondo le accuse, l’azienda avrebbe sostituito le etichette, mettendo in vendita, ad esempio, colombe pasquali scadute del 2012.

A livello nazionale invece la maxioperazione è stata messa a punto, come ogni anno in prossimità delle feste pasquali, dai Nas dei Carabinieri, che hanno intensificato le attività di controllo nella sicurezza alimentare. Nelle ultime due settimane, sono state ispezionate attività di produzione, commercializzazione, consumazione dei prodotti tipici delle mense e dei menù pasquali: dolci, pesce, frutta, verdura, salumi, formaggi, carne.

Le “Pulizie di Pasqua” hanno visto impegnati i Carabinieri dei 38 Nuclei dislocati sul territorio nazionale, che hanno eseguito oltre 1.500 ispezioni rilevando varie violazioni e sottoponendo a sequestro circa 360 tonnellate di alimenti di cui oltre 5 tonnellate tra uova, colombe e dolci pasquali, segnalando alle Autorità giudiziarie, amministrative e sanitarie 629 persone e contestando violazioni amministrative per 600.000 euro; chiuse o sequestrate 46 strutture.

In prossimità della Pasqua, come ogni anno, i NAS hanno intensificato le attività di controllo nella sicurezza alimentare. Nelle ultime due settimane, sono state ispezionate attività di produzione, commercializzazione, consumazione dei prodotti tipici delle mense e dei menù pasquali: dolci, pesce, frutta, verdura, salumi, formaggi, carne.

Le “Pulizie di Pasqua” hanno visto impegnati i Carabinieri dei 38 Nuclei dislocati sul territorio nazionale, che hanno eseguito oltre 1.500 ispezioni rilevando varie violazioni e sottoponendo a sequestro circa 360 tonnellate di alimenti di cui oltre 5 tonnellate tra uova, colombe e dolci pasquali, segnalando alle Autorità Giudiziarie, Amministrative e Sanitarie 629 persone e contestando violazioni amministrative per 600.000 euro; chiuse o sequestrate 46 strutture.

In particolare:

il NAS di Brescia ha sequestrato oltre 800.000 caramelle, che alle analisi hanno evidenziato la presenza del colorante blu brillante (E133) in misura superiore ai limiti consentiti dalla legge. Tale superamento, secondo alcuni studi, potrebbe provocare nei bambini nausea, iperattività, orticaria, insonnia

il NAS di Lecce, nel laboratorio di una pasticceria della provincia salentina, ha sequestrato e sottratto all’utilizzo centinaia di uova di gallina rotte, in palese stato di alterazione, che sarebbero state utilizzate nella produzione di prodotti dolciari

i NAS di Milano, Genova e Livorno hanno sequestrato centinaia di colombe pasquali fraudolentemente vendute come “artigianali”, ma di fatto prodotte da altre aziende

il NAS di Bari ha sequestrato oltre una tonnellata tra uova di cioccolato e colombe prive di etichette ed in evidente cattivo stato di conservazione, detenute in un deposito privo di autorizzazioni invaso da muffe e parassiti. Inoltre, il Nucleo – presso una salumeria – ha sequestrato oltre 600 confezioni di alimenti sottolio, vegetali inscatolati (piselli, fagioli, lenticchie, …), barattoli di pomodoro pelati   e pesto con data di scadenza, risalente ad almeno 7 mesi, contraffatta mediante l’applicazione di false etichette su quelle originali

il NAS di Napoli, presso un bar-pasticceria-ristorante della provincia, ha sequestrato oltre 3 tonnellate tra cornetti, brioche, rustici, spigole, orate, pezzogne, … prive di qualsiasi indicazione sulla tracciabilità. Inoltre, il Nucleo – presso un’industria dolciaria della provincia – ha proceduto alla chiusura di una linea produttiva in quanto abusivamente attivata e carente dei requisiti minimi strutturali ed igienico – sanitari nonché al sequestro di circa 22 tonnellate di prodotti dolciari finiti (creme e confetture di latte, ciliegie, frutti di bosco, mela, amarena, farcitura di mela, frutta candita, panna di latte) confezionati in fusti da 25-30 kg ed in scatole di latta da 1 e 5 kg, privi di qualsiasi indicazione sulla tracciabilità, che sarebbero stati destinati alla farcitura di prodotti di pasticceria

il NAS di Perugia, nel corso di un’ispezione di un salumificio, accertando la presenza di sporco e ruggine, scrostatura di pareti e soffitti, ha proceduto all’immediata chiusura di parte dello stabilimento ed al sequestro di 22 tonnellate di prosciutti IGP e speck. Nella stessa giornata, il Nucleo di Perugia sequestrava circa 24 tonnellate di frutta e verdura (arance, kiwi, limoni, patate, broccoli, cavolfiori, carciofi, …) contaminate da agenti atmosferici ed inquinanti ambientali e, pertanto, le ASL competenti ne disponevano la distruzione.

Infine, il NAS di Roma, presso una piattaforma distributiva all’ingrosso gestita da due cittadini pakistani, ha sequestrato oltre 160 tonnellate di alimenti (frutta secca, burro, snack, farina, pomodoro concentrato, zucchero di canna, latte in polvere, olio, spezie varie) e 1.600 litri di bevande, di provenienza indiana e pakistana, detenuti in pessime condizioni igienico sanitarie e contaminati da escrementi di roditori.

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